La musica di sottofondo è uno degli elementi strategici di marketing più importanti per chi ha un’attività commerciale.

La musica di sottofondo che troviamo in un bar o in un pub non è la stessa che possiamo ascoltare in un negozio di abbigliamento, dal parrucchiere, in uno studio dentistico o in un hotel.

Scegliere quali canzoni e quale genere di musica di sottofondo far ascoltare ai propri clienti significa offrirgli un servizio in più, aumentarne la soddisfazione e di conseguenza incrementare la loro propensione all’acquisto. A dirlo sono diversi studi di settore che indicano come la musica sia un elemento di fondamentale importanza non solo per i clienti, ma anche per dipendenti e collaboratori. Non averla, significherebbe perdere una percentuale importante di guadagni e l’opportunità di avere un team di lavoro più sereno felice e produttivo. Scegliere quella sbagliata, significherebbe rischiare di attirare un target di clientela diverso da quello che ci interessa e, in alcuni casi, potrebbe creare un ambiente di lavoro poco piacevole aumentando la possibilità di perdere clienti e collaboratori.

Se vi sembrano considerazioni un po’ esagerate, pensate che in Canada uno studio ha rilevato che il 91 % dei clienti di un pub non possono immaginare questo luogo senza musica mentre in Inghilterra l’80 % dei clienti e dello staff di un bar non potrebbero lavorare senza la presenza di una radio in store.

Ma come fare per scegliere la musica di sottofondo giusta?

La scelta della musica senza dubbio dipende da diversi fattori: da che tipo di negozio avete, da quale tipologia di clientela volete attrarre, da quale atmosfera volete avere all’interno del vostro negozio e da qual è la vostra immagine di Brand.

Ecco 8 consigli per aiutarvi a scegliere quale musica far ascoltare ai vostri clienti e collaboratori.

  1. La musica di sottofondo deve essere coerente con il tipo di ambiente in cui siamo 

    Se ci pensate, vi renderete conto che c’è una giusta colonna sonora per ogni occasione. Ad una cena romantica ascolteremo musica dolce, calda e sensuale per creare un’atmosfera rilassante e piacevole, mentre durante una sessione di ginnastica in palestra andrà bene ascoltare musica di sottofondo ritmata e coinvolgente a buon volume, così da stimolare la concentrazione e il movimento.

  2. La musica di sottofondo deve essere in sintonia con l’immagine e i valori del brand 

    Se il nostro è un Brand di lusso, anche la musica dovrà essere il più possibile ricercata, elegante e formale, mentre se ciò che vogliamo ricreare è un’ambiente informale, semplice e rilassato allora opteremo per una musica leggera, orecchiabile e più comune.

  3. La musica di sottofondo dovrà seguire lo stile del negozio 

    Se vogliamo che la musica si inserisca bene all’interno del contesto in cui siamo, dovremo sceglierla seguendo lo stile del nostro negozio. Se abbiamo scelto un particolare tipo di arredamento legato ad un preciso periodo storico ad esempio, dovremo cercare la musica che si ascoltava in quel periodo, per ricreare al meglio la giusta atmosfera.

  4. La musica di sottofondo dovrà essere funzionale ai nostri obiettivi di business 

    Andrea Ordanini, direttore del dipartimento di marketing dell’università Bocconi di Milano e autore di una ricerca sull’uso della radio in store in Italia, ha recentemente condotto uno studio che dimostra come la musica in negozio può incrementare lo scontrino medio dal 2% al 10%. Questo è vero però solo a patto che la scelta della musica vada di pari passo con ciò che serve per migliorare i risultati di Business.

    Così se lavoriamo nel settore del tempo libero o dei servizi alla persona (hotel, ristoranti, palestre, dentisti, parrucchieri o estetiste) il nostro obiettivo sarà migliorare l’esperienza dei nostri clienti incentivandoli ad aumentare il tempo che trascorrono nel nostro negozio, hotel o centro benessere. In questo caso le canzoni della nostra playlist dovranno essere lunghe, piacevoli da ascoltare e non troppo impegnative.

    Se invece siamo un negozio di abbigliamento o una qualunque attività commerciale il cui obiettivo è la vendita diretta in negozio di prodotti o servizi, allora non dovremo far perdere tempo ai nostri potenziali clienti con una musica troppo rilassante, né dargli la sensazione di dover fare in fretta con una musica troppo stimolante. In questo caso dovremo optare per una musica di sottofondo che li accompagni verso l’acquisto, un suono cadenzato e ripetitivo che non gli faccia perdere la concentrazione verso ciò che stanno guardando o provando.

  5. Attenzione al volume della musica e alla posizione delle casse acustiche 

    Il volume della musica di sottofondo non dovrà mai essere troppo alto per non rischiare di essere di disturbo a chi si trova nel negozio. Anche la posizione delle casse acustiche è importante: devono essere posizionate in alto, in modo che non si trovino ad altezza orecchio dei nostri clienti, ed è buona norma che non siano nelle vicinanze del luogo dove si effettuano i pagamenti.

  6. Attenzione alla SIAE 

    Ma perché non tutti hanno una musica di sottofondo nella propria attività commerciale? Uno dei motivi è sicuramente il costo legato alla SIAE. La SIAE è la Società che tutela e gestisce i diritti d’autore dei musicisti in Italia. Se riproduciamo musica, in qualunque forma, di qualunque genere e in qualunque tipologia di esercizio commerciale, pubblico o privato, dobbiamo pagare un tributo alla SIAE.

    A quanto ammonti questo costo è una domanda che non ha una facile risposta perché tutto dipende da chi è l’autore del brano, da quanti sono i potenziali ascoltatori e dal numero di brani musicali che facciamo ascoltare. Di solito gli esercizi commerciali stipulano degli abbonamenti periodici con compensi a seconda del tipo di musica e dell’apparecchiatura utilizzata per la diffusione.

    Esistono poi piattaforme online che forniscono musica gratuita libera da diritti SIAE, ma la quantità di brani e di generi tra cui scegliere in questi casi è sempre molto limitata e non comprende quasi mai artisti famosi e conosciuti.

  7. Meglio le hit o musica di sottofondo sconosciuta? 

    Quando ci si trova nel momento in cui bisogna scegliere quali canzoni inserire nella nostra playlist di musica da sottofondo, o quale radio in store far ascoltare ai nostri clienti, allora la domanda sorge spontanea: meglio una canzone famosa o una sconosciuta? Alcuni studi dicono che è meglio non usare gli U2 o Beyoncé come sottofondo musicale nel proprio negozio per non distrarre la clientela dagli acquisti.

    Mentre altri sostengono che scegliere canzoni famose può aiutare a far sentire i clienti a proprio agio all’interno del negozio migliorandone l’esperienza d’acquisto e aumentando la loro fidelizzazione. A chi dare ascolto dunque? Non c’è una risposta giusta ed una sbagliata, occorre cercare di conoscere il più possibile i nostri clienti per capire quali sono i loro gusti musicali, e andare per tentativi, chiedendo dei feedback ai clienti e analizzando i dati di vendita.

  8. Una musica di sottofondo per ogni momento della giornata Un criterio di selezione si può sicuramente fare in base al momento della giornata. La musica di sottofondo non deve essere sempre la stessa, ma anzi può essere scelta in base al momento della giornata. Le canzoni per dare il buongiorno ai propri clienti non saranno le stesse che li accompagneranno durante il pranzo, l’aperitivo, la cena e il dopocena. Questo tipo di selezione è molto apprezzata sia dai clienti che dai collaboratori che la vivono come una precisa scelta fatta apposta per loro, un regalo e un servizio in più che gli viene offerto gratuitamente e che differenzia il vostro negozio da un altro.

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